IlPalio di Siena

images-piazzadelcampoIl Palio non è una manifestazione organizzata a scopo turistico: è la vita del popolo senese nel tempo e nei diversi suoi aspetti e sentimenti.
Esso ha origini remote con alcuni regolamenti ancor oggi validi dal 1644, anno in cui venne corso il primo palio con i cavalli, così come ancora avviene, in continuità mai interrotta.
Il territorio della Città è diviso in diciassette Contrade con dei confini stabiliti nel 1729 dal Bando di Violante di Baviera, Governatrice della Città.
Il Palio è una complessa manifestazione organizzata dal Comune di Siena.
Dieci Contrade su 17 corrono il Palio del 2 luglio, le sette che non hanno corso il Palio del luglio dell’anno precedente a cui se ne aggiungono tre sorteggiate tra le dieci che lo corsero.
L’estrazione avviene l’ultima Domenica di maggio. Analogamente per il Palio del 16 agosto, con estrazione delle tre nella prima Domenica dopo il Palio di luglio.
Le 10 Contrade partecipano alla corsa del Palio con un cavallo che viene loro assegnato per estrazione a sorte da una rosa di cavalli selezionati tra quelli fisicamente idonei.
Le prove di idoneità e l’assegnazione dei cavalli avvengono 3 giorni prima del Palio (la mattina del 29 giugno e del 13 agosto rispettivamente per i due pali); prima del Palio si svolgono 6 corse di prova (una la mattina ed una il pomeriggio) durante le quali il fantino (scelto dalla Contrada) prende dimestichezza con il cavallo.
Si può assistere alle corse di prova ed al Palio accedendo a pagamento alle tribune (palchi) sistemati attorno alla Piazza o alle finestre e balconi che vi si affacciano, oppure gratuitamente dall’interno della Piazza.
La corsa del Palio è preceduta da un corteo (Passeggiata Storica) a cui prendono parte oltre 600 figuranti in rappresentanza delle 17 Contrade e di istituzioni della antica Repubblica di Siena. Il corteo parte dalla Piazza del Duomo nelle prime ore del pomeriggio, e si snoda per alcune vie del centro cittadino prima di sfilare nella Piazza del Campo.
La corsa vera e propria consiste nel percorrere per tre volte il giro della Piazza del Campo, opportunamente sistemata e attrezzata allo scopo, montando a pelo (senza sella) il cavallo.
La corsa del Palio, detta anche «carriera», si tiene ogni anno il 2 Luglio (Palio di Provenzano, in onore della Madonna di Provenzano) ed il 16 Agosto (Palio dell’ Assunta, in onore dell’ Assunzione di Maria).
In occasione del Palio la piazza principale di Siena, Piazza del Campo, viene attrezzata per la corsa e l’ anello sul quale si svolgerà la corsa viene rivestito di tufo.
I giorni del Palio in realtà sono quattro nel quarto viene corsa la competizione. Il primo giorno di Palio si svolge la «Tratta», ovvero l’ estrazione a sorte e l’ assegnazione dei cavalli alle diverse Contrade.
Prima della corsa ufficiale vengono effettuate ben 6 prove, una la mattina ed una in tarda serata. La quinta prova, che si svolge la sera prima del Palio ufficiale, è detta «prova generale», mentre l’ultima, che si svolge la mattina stessa è detta la «provaccia» , per lo scarso impegno che i fantini vi mettono, con l’intenzione di non far sforzare i loro cavalli. I fantini montano sempre i cavalli a pelo, cioè senza sella.
Il premio del Palio è il cosidetto «Drappellone», ovvero una tela disegnata ogni volta da un artista diverso, che la Contrada vincitrice esporrà nel proprio museo.

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Organizzazione della città: le contrade.
Esistono 17 contrade nella città di Siena e ognuna di esse mantiene da secoli i propri organismi rappresentativi eletti democraticamente in forma autonoma e indipendente. Le Contrade sono enti senza fine di lucro e sono considerate legalmente persone giuridiche. Le contrade sono:
Aquila                    Bruco                    Chiocciola                    Civetta
Drago                    Giraffa                   Istrice                           Leocorno
Lupa                      Nicchio                  Oca                              Onda
Pantera                 Selva                     Tartuca                         Torre                  Valdimontone

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Appartengono ad una Contrada:
+ i nativi del territorio stabilito
+ i discendenti degli appartenenti ad una Contrada.
In alcuni casi, la partecipazione alla vita della Contrada è estesa per Statuto ai simpatizzanti o contradaioli elettivi che, pur non essendo nativi della Contrada, per legami diversi partecipano alle attività della Contrada.
I Protettori sono coloro che, avendone titolo in quanto appartenenti, sostengono la Contrada economicamente.
A partire dal secondo dopoguerra si è sviluppata l’usanza del battesimo contradaiolo. Non si tratta di un battesimo religioso bensì di un battesimo laico, che ha lo scopo di «sacralizzare» l’appartenenza perpetua alla propria contrada. È un’usanza relativamente recente (1947) che ha trovato terreno fertile ed ha assunto piena cittadinanza tra le tradizioni senesi. I giovani e gli adulti mai battezzati in precedenza sono ammessi al rito. Ogni contrada ha creato, nella seconda metà del XX secolo una «fontanina battesimale» nel territorio del rione.
Questa forma di appartenenza è stata introdotta all’interno delle Contrade per via dello spostamento della popolazione dal centro storico alla periferia, e della costruzione dell’ospedale fuori dalle mura cittadine e quindi al di fuori dal territorio di qualsiasi contrada.
Infatti, anticamente era contradaiolo chi nasceva nel territorio di una contrada. Tutti a quel tempo nascevano in casa e le case si trovavano nel centro storico. Il problema sorgeva quando un contradaiolo, per vari motivi, abitava in un rione diverso dal suo. In quel caso la donna veniva portata a partorire in casa di amici o parenti residenti nel territorio della contrada in cui si voleva far nascere il figlio. Se la donna non si poteva spostare per diversi fattori, si raccoglieva addirittura la terra della contrada e si spargeva sotto il letto dove doveva avvenire il parto. Così facendo il nascituro veniva al mondo proprio sulla terra della sua contrada.
Oggi, con il battesimo contradaiolo i bambini, nati quasi sempre fuori dalle mura, possono appartenere alla contrada dei genitori senza problemi.
I battesimi contradaioli si tengono una volta all’anno, in corrispondenza con i festeggiamenti del patrono della contrada, durante la «Festa titolare della Contrada». Si occupa dei battesimi il Priore della contrada, che bagna leggermente la fronte del bambino con l’acqua della fontanina battesimale della contrada in questione e gli consegna il fazzoletto.
Il fazzoletto è un quadrato di stoffa (in origine di cotone, spesso di poliestere, ma anche della più pregiata seta) con i colori ed i simboli di una Contrada. Introdotto nel secolo XX, prima ancora dell’introduzione del «battesimo contradaiolo», non è inusuale trovare contradaioli con bellissimi fazzoletti cuciti, ricamati e dipinti a mano. Il fazzoletto, per un senese, è uno scampolo di Contrada. Lo segue nel corso della vita, dalla nascita fino alla morte. È un chiaro simbolo di appartenenza e di legame al proprio territorio e, per estensione, alla Città stessa. Si tiene generalmente legato intorno al collo.

Antonio Jesús

Profesor de Italiano en la Escuela Oficial de Idiomas de Málaga

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